La ristrutturazione integrale di un immobile non può di certo prescindere dalla scelta dei tubi da adoperare per la realizzazione dell’impianto idraulico. Tubi che, ricordiamo, avranno il fondamentale compito di distribuire l’acqua all’interno dei diversi vani di un’abitazione oltre che di smaltire le acque chiare e quelle scure. Tale scelta, però, come è facilmente ipotizzabile, è condizionata da una serie di aspetti che è bene tenere in considerazione in sede di acquisto e che abbiamo visto insieme ai tecnici di idraulicobolognaeprovincia.it, servizio idraulico con sede a Bologna. Questi ultimi sono per certi versi classificabili in 5 macro-categorie:
- Disponibilità di spesa: prima di tutto è indispensabile stabilire un budget per tale lavorazione tenendo presente che, vista l’importanza di tale opera, è preferibile optare per soluzioni anche più costose di quanto inizialmente preventivato ma in grado di garantire qualità e affidabilità
- Il layout dell’immobile oggetto di ristrutturazione: ovviamente, la struttura dell’abitazione incide profondamente sulla scelta della tipologia di impianto (nel senso che bisognerà tener conto del percorso che i tubi dovranno effettuare per poter adeguatamente collegare i diversi ambienti, sia interni che, laddove presenti, esterni)
- La scelta dei sanitari, della rubinetteria e degli altri accessori: anche questi elementi, strettamente collegati all’abitazione, possono concorrere nella definizione della tipologia di impianto idrico più adeguato (si pensi al classico dilemma di coloro che hanno un solo bagno a disposizione e dalle misure esigue: doccia oppure vasca?)
- Il contesto ambientale: anche il clima ha una sua strategica valenza in sede di definizione del materiale più idoneo per la propria tubazione idrica (ad esempio, in zone umide vengono, generalmente, impiegati materiali con potere battericida laddove, invece, nelle aree calde è caldamente consigliato di utilizzare materiali resistenti alle alte temperature)
- Prospettive future dell’immobile in questione: come è facilmente intuibile, anche le strategie relative all’abitazione oggetto di renew hanno un loro peso specifico significativo in sede di definizione della tipologia di impianto da installare (è previsto di viverci a lungo oppure si stima una vendita in tempi relativamente brevi con conseguente assoluta necessità di un certificato di conformità degli impianti?)
Pertanto, solo dopo aver attentamente analizzato tali variabili ed averne discusso con un professionista del settore è possibile approcciare concretamente l’approvvigionamento dei tubi più adatti al tipo di impianto che si intende montare. Tubi che, a loro volta, vengono classificati in 3 tipologie in funzione del materiale di cui sono composti. Ma vediamoli nel dettaglio.
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Tubi in polipropilene e PVC
Sono tra i tubi maggiormente utilizzati e si distinguono per il peso non particolarmente eccessivo, per l’elevato grado di resistenza all’effetto della corrosione determinato da talune sostanze chimiche, per la capacità di far fronte alle abrasioni e di non trasmettere alcun sapore all’acqua durante il passaggio all’interno delle tubature, per l’ottimo rapporto qualità-prezzo, per la facilità di reperimento sul mercato. Inoltre, sono facilmente riconoscibili in ragione del colore: blu oppure verde. Gli unici svantaggi derivano da una perdita di resistenza a temperature molto elevate (oltre la soglia dei 100 gradi) con conseguenti dilatazioni e, quindi, possibili perdite oltre che da una scarsa flessibilità se comparata a materiali quali il rame.
Tubi in multistrato
Sono estremamente semplici da mettere in posa e, strutturalmente parlando, si distinguono per la presenza di uno strato in alluminio che gli conferisce una buona curvatura. Oltretutto vengono trattati con uno specifico procedimento di natura chimica che li rende maggiormente resistenti alle alte temperature (ciò nonostante, come i tubi in PVC, anch’essi tendono a dilatarsi non appena vengono oltrepassati i canonici 100 gradi). Dimostrano di possedere una buona resistenza alla corrosione, sono particolarmente adatti per il trasporto di acqua potabile oltre che per essere collocati all’esterno, hanno un costo sostenuto (compreso tra i 2 e i 5 euro al metro lineare) che li rende più economici del rame.
Tubi in rame
Sono, senza alcun dubbio, i tubi dal maggior grado di resistenza e longevità (non a caso venivano adoperati dagli antichi per la realizzazione dei primi acquedotti). Questo perché riescono a sostenere molto bene sia la pressione dell’acqua che l’effetto, talvolta nefasto, degli agenti atmosferici. Inoltre, posseggono una significativa conducibilità termica, sono versatili (in termini di impiego) e facili da installare, sono atossici ed ecosostenibili. Unica controindicazione: il prezzo, decisamente più elevato rispetto agli altri materiali (generalmente fissato tra i 3 e i 10 euro per singolo metro lineare).