L'industria siderurgica è un settore dell'industria metallurgica che si occupa della lavorazione di minerali ferrosi al fine di ottenere come prodotto finale materiali come ferro, acciaio, ghisa o leghe ferrose.

 

Quando nasce la siderurgia?

 

Nonostante la sua diffusione sia avvenuta solo in periodi recenti a causa delle difficoltà nella sua estrazione e lavorazione, i primi segni dell'esistenza di procedimenti e strutture per la lavorazione del ferro risalgono al medioevo, periodo durante il quale venivano costruiti e utilizzati i primi bassiforni, cavità scavate nel terreno e rivestite di materiale refrattario la cui alimentazione avveniva in maniera prettamente manuale.

Gli sviluppi dei secoli successivi permisero però di affinare le tecniche e di costruire forni più performanti e situati al di sopra del livello del terreno, come ad esempio quelli di origine nordica, il cui approvvigionamento d'aria era garantito da mantici azionati con la forza idraulica. Grazie a questa nuova tipologia di forni in grado di raggiungere temperature più alte, furono attuati procedimenti di raffinazione migliori grazie ai quali fu scoperta la ghisa.

 

La trasformazione in industria

 

È durante la prima metà del XVIII secolo che grazie alla prima rivoluzione industriale in Inghilterra si può iniziare a parlare di una vera a propria industria siderurgica. In questo periodo infatti, a causa della sempre più marcata carenza di carbone vegetale iniziano le prime estrazioni di carbon fossile e vengono sviluppati i primi processi di distillazione secca, che permettono di ottenere il coke, un carbone con un maggiore potere calorifico. È proprio grazie a questo che in abbinamento a sistemi di approvvigionamento dell'aria più potenti azionati dalle macchine a vapore fu possibile rendere la produzione estremamente concorrenziale, più raffinata e meno costosa.

 

Sviluppi post-industriali e produzione dell'acciaio

 

Ulteriori sviluppi avvengono agli inizi del IX secolo, quando grazie alle enormi innovazioni tecnologiche del periodo, si iniziano a realizzare forni con tecniche particolari in grado di migliorarne le prestazioni e l'efficienza. È il caso ad esempio dell'immissione di aria preriscaldata all'interno della camera dell'altoforno o dell'utilizzo di isolanti migliori rispetto alle rudimentali costruzioni in pietra o muratura.

Proprio grazie a queste innovazioni si riuscì ad aumentare la temperatura di esercizio degli altiforni e di conseguenza a produrre leghe ferrose più pure della ghisa come ad esempio l'acciaio.

 

L'invenzione dell'acciaio inossidabile

 

L'invenzione dell'acciaio inossidabile costituisce un'importante parentesi nello sviluppo della siderurgia. Questa particolare lega fu brevettata da due inglesi nella seconda metà del IX secolo, ma la produzione a livello industriale risale a qualche decennio dopo, quando diventò chiaro quanto ampio potesse essere l'ambito di utilizzo e quali fossero le sue potenzialità.

 

La nascita del settore in Italia

 

L'industria siderurgica si stabilisce in Italia già alla fine del IX secolo, ma la mancanza di materie prime ne condiziona pesantemente lo sviluppo. Non era infatti tanto la mancanza di ferro, quanto quella di carbon fossile a determinare il rallentamento della crescita di questo settore.

Mentre i periodi bellici condizionarono molto in negativo quest'industria, la grande ripresa economica successiva al secondo conflitto mondiale aprì grandi possibilità. Verso la metà del XX secolo vennero infatti realizzati i più grossi stabilimenti, alcuni dei quali esistono ancora (quello di Taranto ne è il principale esempio). La maggior parte di questi impianti furono costruiti al sud in conformità con quelle che erano le politiche di sviluppo del Mezzogiorno, nonostante questo posizionamento fosse svantaggioso per gli approvvigionamenti di materie prime.

 

L'industria siderurgica al giorno d'oggi

 

In conclusione, negli ultimi decenni il panorama dell'industria siderurgica si è complicato molto a causa sia della privatizzazione che della riorganizzazione delle produzioni a livello europeo, resasi necessaria a causa della sempre maggiore concorrenza da parte di paesi esterni all'unione. Sul fronte della privatizzazione invece, si può ormai affermare che essa ha portato ad un progressivo spostamento della produzione sugli acciai speciali e di qualità, settore che ormai caratterizza la produzione nazionale italiana.

Di Roberta Carrino

Sono una blogger per passione e divertimento. Ho un blog, amo la musica, guidare, guardare film ed esplorare posti nuovi.