Spesso l’iter per avere specifici tipi di certificazioni d’idoneità per l’impianto idraulico è considerato una noiosa e complicata trafila di richiesta firme, documenti e pratiche. Stiamo parlando dell’ attestazione di un impianto idraulico: discorso che si potrebbe allargare ad altri tipi di certificazioni, come quella per l’impianto elettrico, per il riscaldamento o del gas.

Ci si chiede quando sia previsto dalla legge esserne dotati, doverle esibire e se si possa esigere che vengano consegnate proprio dal tecnico che ha lavorato in casa vostra. In questo articolo approfondiremo l’argomento con informazioni messe a disposizione dai tecnici di idraulico-roma.me, idraulico a Roma disponibile h24.

Impianto idraulico e dichiarazione di conformità: di cosa stiamo parlando?

La richiesta di tale documentazione è stata avviata con una legge del 1990. Quest’ultima è stata in seguito sostituita da un Decreto Ministeriale. Il motivo? Contenere in un solo accorgimento di legge tutte le direttive che interessino la validità di specifici installi: l’intenzione è quella di scongiurare danni o, nei casi più importanti, incidenti domestici generati dal cattivo andamento degli impianti.

Chi fornisce le dichiarazioni?

La notificazione di adeguatezza dell’impianto idraulico deve essere inevitabilmente consegnata dal professionista che si è occupato del suo allacciamento. In questo modo saremo in possesso di una relazione scritta, utile per garantire l’adeguatezza del lavoro svolto, riferendosi alle regole valide e alle caratteristiche competenze richieste.

A lavori conclusi, anche dovendo solo svolgere opere di adattamento o parziali ripristini, per rispettare le direttive, la ditta o lo specialista che se ne occuperanno, saranno tenuti a rilasciarvi il documento.

E cos’è la Dichiarazione di Rispondenza?

Se un impianto è stato realizzato prima dell’entrata in vigore della legge, il decreto ha introdotto la cosiddetta Dichiarazione di Rispondenza: stilata da un competente tecnico qualificato come impiantista, o dall’ esperto di una società esercitante da almeno un quinquennio.

Successivamente, quest’altra relazione, sarà supportata da indagini e ispezioni, volti al riscontro della corrispondenza alle normative. Per l’impianto che è stato montato o migliorato dopo il 2008, la Dichiarazione di Rispondenza non è sufficiente: sarete costretti a stendere una nuova notificazione di adeguatezza, sempre al termine dei lavori eseguiti.

Leggi questo articolo per approfondire sulla dichiarazione di rispondenza!

L’importanza della conformità per l’impianto idraulico

La Dichiarazione di Conformità è quindi un’attestazione di basilare valore: tutela il commissionario, delineando come è stato realizzato un apparato e secondo quali normative. Spesso, purtroppo non viene richiesta e questo determina il fatto che se ne sottovaluti l’importanza.

Dichiarazioni di conformità: come vengono prodotte?

La dichiarazione di conformità è obbligatoria: per tutte le specie di immobili ( non solo per gli appartamenti o strutture abitabili) e per tutti i tipi di impianti; viene compilata sulla base di un modello divulgato dal decreto e deve includere ogni dato previsto dalla legge:

  • il tipo di impianto;
  • i dati del responsabile specializzato dell’impresa contattata, del richiedente e del possessore dell’immobile;
  • i dati relativi alla collocazione della strumentazione e per i materiali impiegati.

Per essere in regola serve altro?

Il certificato deve essere corredato da determinati allegati, per evitare l’invalidità dello stesso:

  • il progetto dell’impianto o il suo schema;
  • il rapporto sui materiali utilizzati;
  • certificato di iscrizione alla Camera di Commercio della ditta preposta.

Quindi, la Dichiarazione di conformità, va stilata e trasmessa in diverse copie: all’utilizzatore della predisposizione e al committente. Una va inoltrata dall’impiantista allo Sportello Unico dell’Edilizia del comune in cui i lavori sono stati portati avanti.

Quando viene richiesto il certificato di conformità degli impianti?

Il certificato di conformità degli impianti è necessario per richiederne un altro: quello di agibilità di un immobile, indispensabile davanti a una cessione della struttura a cui si riferisce. Nonostante l’assenza della dichiarazione e in seguito a una vendita, la stessa non verrà impedita ma sarà obbligatorio produrla in tempi brevi, per evitare problematiche che spesso si trasformano in multe salate.

Le sanzioni per chi non si adegua

È utile essere al corrente: il mancato rilascio del certificato da parte dell’impresa che esegue i lavori, prevede sanzioni amministrative rilevanti alle quali nessuno vorrebbe mai essere costretto: multe che partono da 1.000 per arrivare anche a 10000euro.

Conviene quindi non sottovalutare o dimenticare le varie dichiarazioni da produrre e procedere nel giusto modo, prima di incorrere in sanzioni tanto pesanti o a problemi legati al funzionamento non corretto di un qualsiasi impianto.

Di Alessandro Garoffi

Scrivo un blog sulle mie cose preferite e condivido i piccoli momenti della mia vita che mi rendono felice. La vita è troppo breve per non divertirsi.