Tutti desideriamo che il nostro riscaldamento mantenga la casa accogliente e calda, ma sarebbe bello se ciò non costasse tanto. Il sistema di riscaldamento è infatti quello che maggiormente fa lievitare le bollette, il che significa trovare il modo per risparmiare. A tale proposito, ecco alcuni utili consigli su come ridurre i consumi energetici quando in casa si tiene acceso un impianto di riscaldamento.
Effettuare verifiche su caldaia e radiatori
Le vecchie caldaie possono costare di più da gestire rispetto a quelle nuove, ma visto che l’acquisto di una nuova e la relativa installazione può far spendere abbastanza soldi, sostituirla non è sempre conveniente. Per tale motivo, conviene affidarsi ad un tecnico qualificato per sottoporla ad un verifica e lo stesso dicasi per i radiatori ad essa collegati.
Un perfetto funzionamento dell’intero apparato non solo permette di ridurre i consumi, ma minimizza anche la produzione di carbonio di circa 320 kg all’anno. Il tipo di controllo del riscaldamento necessario dipende tuttavia dal sistema in uso, anche se i tipi più comuni oggi disponibili sono il timer, il programmatore e il termostato climatico. Il primo accende o spegne la caldaia a orari prestabiliti, mentre il secondo consente di impostare temperature diverse per svariati giorni della settimana.
Per quanto riguarda infine il terzo, si tratta di un dispositivo che regola il funzionamento della caldaia in base alla temperatura esterna. Non meno importante è tuttavia la presenza delle valvole termostatiche sui radiatori, poiché consentono di regolare la temperatura in casa e di spegnerli completamente se non necessari, e ciò si traduce in un significativo risparmio sulla bolletta energetica.
Pulire il sistema dei radiatori
Fare in modo che l’acqua dell’impianto di riscaldamento (che circola nelle tubature e nei vari elementi dei radiatori) sia pulita e priva di scorie, significa rendere l’apparato più efficiente e con consumi meno elevati. Del resto questo intervento di manutenzione è anche un bene per la vita continua della caldaia e del sistema di riscaldamento centralizzato. Detto ciò, va aggiunto che per effettuare il suddetto controllo basta verificare se l’acqua del sistema e sporca.
L’operazione tra l’altro non richiede l’intervento di un tecnico qualificato poiché è sufficiente spurgare un po’ i radiatori agendo sull’apposita valvola e munendosi di una bacinella per non bagnare il pavimento. Tuttavia, è da tener presente che gran parte dello sporco nel sistema si troverà sul fondo, quindi l’acqua di spurgo potrebbe sembrare abbastanza limpida ma in realtà la sporcizia sarà presente. Un lavaggio chimico è quindi necessario e un esperto in termoidraulica lo può effettuare utilizzando strumenti specifici.
A margine va sottolineato che se la caldaia domestica è della tipologia a compensazione, è opportuno abbassare la temperatura poiché il livello più alto è adatto nel pieno dell’inverno. In tal modo si evita che la caldaia riscaldi inutilmente l’acqua con un conseguente spreco energetico. Una temperatura del radiatore di 60-65°C consentirà alla caldaia di funzionare in modo più efficiente, garantendo nel contempo la condensazione poiché l’acqua tornerà alla caldaia stessa a 55°C o meno, permettendo quindi di risparmiare fino all’8% sulla bolletta.
Ringraziamo i tecnici di assistenzacaldaieromaeprovincia.it per gli spunti utili a scrivere questo articolo.