L'industria chimica sta mostrando segnali di ripresa dopo un periodo complesso, contraddistinto prima dalle sfide legate alla pandemia, poi dall’aumento dei costi energetici dovuti alla crisi Russia-Ucraina. Il 2024 si prospetta come l’anno in cui il settore potrebbe finalmente arrivare ad una svolta, registrando segnali di miglioramento su più fronti.
Anche il mercato della distribuzione chimica sta beneficiando di questa ripresa: i dati e le previsioni più recenti mostrano un andamento positivo, nonostante i livelli raggiunti e previsti non siano minimamente comparabili a quelli pre-pandemia e pre-crisi energetica.
Tuttavia, pur non raggiungendo i picchi passati, i dati e le previsioni dimostrano una resilienza e una capacità di adattamento che stanno spingendo il settore verso una nuova fase di stabilizzazione e crescita sostenibile.
Un settore in continua espansione
Stando al rapporto del GMI (Global Market Insights) pubblicato nell’agosto del 2022, il mercato globale della distribuzione di prodotti chimici ha superato i 270 miliardi di dollari nel 2021, con una previsione di crescita annua del 4,4% fino al 2030.
Il mercato della distribuzione chimica si divide in prodotti chimici di massa (o materie prime) e prodotti chimici speciali. Il segmento dei prodotti chimici di massa, che include petrolchimici, polimeri e fertilizzanti inorganici, utilizzati in settori come trasporti, automotive e cura personale, potrebbe raggiungere i 240 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita superiore al 4%.
Per quanto riguarda invece i settori di utilizzo finale, si stima che una porzione significativa della domanda sarà costituita dai mercati dell'elettronica, farmaceutico e automotive. Tuttavia il segmento più ampio sarà quello costituito da una varietà di settori diversi, come cura della persona, attività mineraria, stampa e altri servizi. Tutto ciò riflette la crescente necessità di prodotti chimici in una vasta gamma di applicazioni industriali.
Produttori e distributori chimici, cuore e braccia dell’industria chimica
I produttori di prodotti chimici rappresentano il vero proprio motore trainante dell’industria chimica, rendendo possibili processi fondamentali in molteplici settori industriali.
Sebbene spesso il loro contributo non è immediatamente percepibile, sono attori fondamentali nel mercato moderno, poiché danno vita a sostanze chimiche essenziali che vanno a loro volta ad alimentare tutta una serie di processi industriali fondamentali (in ambito farmaceutico, automotive ed elettronico, ad esempio), contribuendo così alla qualità della nostra vita quotidiana.
I distributori prodotti chimici, invece, sono a tutti gli effetti le “braccia” che congiungono i produttori alle industrie di applicazione, un anello fondamentale della catena di approvvigionamento.
Fungono praticamente da intermediari: uniscono il mondo della scienza, della chimica e delle sue continue innovazioni, con l’industria e le aziende che la applicano nei propri processi.
La loro funzione, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si limita alla semplice distribuzione; bensì, comprende anche la consulenza tecnica, la gestione delle scorte e l’adattamento dei prodotti chimici alle esigenze specifiche dei clienti.
Il loro ruolo quindi comprende tutto ciò che è necessario affinché le aziende ottengano i prodotti chimici che necessitano al momento giusto.
Affidabilità e sicurezza: gli imperativi essenziali
Il settore chimico è un campo delicato che necessita di accurate attenzioni. Trascuratezza o imprecisioni, seppur minime, potrebbero compromettere il risultato finale o, in scenari più tragici, causare gravi danni.
Proprio per scongiurare tali ipotesi, sono state istituite procedure e standard rigorosi a cui tutti, produttori e distributori, devono attenersi.
Per quanto riguarda la distribuzione, esistono diverse normative (Regolamento REACH e le normative ADR) volte a regolare il processo: dal trasporto allo stoccaggio, dall’etichettatura alla tracciabilità dei prodotti.
Un caso significativo riguarda la sicurezza nei magazzini, che costituisce un punto critico: ogni sostanza sia conservata in condizioni ideali, che variano in base alla natura chimica del prodotto. Ad esempio alcune sostanze richiedono basse temperature o specifici livelli di ventilazione, mentre altre non possono essere stoccate vicino a materiali incompatibili.