È chiaro che il trend del 2024 prevede un ritorno in ufficio, che ci piaccia o no. Come rilevato da Linkedin e riportato in un’indagine de Il Sole 24 Ore, le offerte di lavoro completamente da remoto sono calate a picco nel dicembre 2023, anche se rimane forte l’interesse verso i lavori con un alto tasso di flessibilità. Nelle aziende mondiali con importanti fatturati, da Disney a Starbucks, la tendenza è il ritorno in ufficio per almeno 3 o 4 giorni a settimana.
Questo ritorno all’era pre-Covid è motivato da diversi fattori: sembra che il cosiddetto lavoro in presenza migliori la produttività, aumenti le entrate e rafforzi la cultura aziendale. Inoltre, pare che migliori la socialità tra i colleghi, evitando l’isolamento da remote working e garantendo il benessere mentale dei dipendenti.
Ma non solo: per portare degli effettivi benefici, è importante che il ritorno in ufficio sia accompagnato da un’organizzazione del workspace a portata di mano. Perché la progettazione dell’ufficio deve mettere al centro le persone che lo popolano e tenere conto delle esigenze di ergonomia e inclusività, soprattutto in ambienti piccoli.
Dunque, anche con pochi metri a disposizione, ecco i 5 consigli di cui tener conto nell’arredamento di un ufficio funzionale.
“Less is more”: abbraccia il minimalismo e l’ordine
La prima regola di un ufficio piccolo è “less is more”, l’arredo dev’essere ridotto alla sua essenza. Il minimalismo è la scelta vincente per i piccoli ambienti, ricordando che la praticità dell’arredo non dev’essere sinonimo di minore comodità ed economicità dei materiali: ogni elemento dev’essere scelto con la dovuta attenzione, considerando che ogni centimetro fa la differenza. Dunque le parole d’ordine sono: semplicità e ordine per sgomberare lo spazio, e di conseguenza la mente, dagli eccessi che distraggono e interrompono il workflow.
Non sottovalutare l’importanza delle scrivanie e delle sedute
Dai priorità alla scrivania con moduli versatili che si adattano alle varie modalità di lavoro, da quelle individuali, a quelle collettive, fino ai meeting. Nell’era digitale la scrivania deve integrare anche la tecnologia, quindi sì a porta CPU sospesi e vasche per i cavi, al fine di garantire la pulizia dello spazio di lavoro.
Le sedie e le poltrone devono essere ergonomiche e soddisfare tutti gli standard qualitativi e di salute, sorreggendo la postura della colonna vertebrale anche per tempi lunghi. Inoltre, devono assecondare tutte le necessità richieste in modo trasversale: che siano sedie per un’area direzionale o per un’area ristoro, il design deve garantire un prodotto di alto livello.
Wall system: chi l’ha detto che devi rinunciare all’area break?
Se sono previste aree break e relax, valuta l’acquisto di pareti divisorie dotate di pannelli fonoassorbenti per ridurre i rumori e le distrazioni visive. Anche con pochi metri quadrati a disposizione, non devi rinunciare ad aree di lavoro multifunzionali e ibride, basta sapersi organizzare, tenendo a mente l’approccio minimalista. Un ufficio deve usufruire del giusto equilibrio tra condivisione, funzione e privacy: un wall system con sistema a incastro può essere la soluzione che garantisce una suddivisione degli spazi quando necessaria.
Mancanza di spazio? Sfrutta la verticalità
Non sai più dove mettere i faldoni portadocumenti, il modem o i libri che affollano la tua scrivania? Sfrutta lo spazio verticale: sì a contenitori pensili, mensole, lockers adattabili a un’infinita gamma di configurazioni grazie ai profili portaccessori. Ricorda di scegliere soluzioni realizzate con materiali resistenti, per evitare crolli indesiderati.
Pareti chiare e illuminazione adeguata
In ultimo, ma non meno importante, ricorda che i muri bianchi o chiari creano un effetto ottico di profondità e ampiezza dell’ambiente, poiché dilatano l’orizzonte.
La luce naturale è il miglior alleato e, laddove manca, ricorda l’importanza di un’illuminazione che garantisca l’efficacia della luce biologica e permetta la regolazione manuale dell’intensità e della tonalità.