Le caratteristiche organolettiche

Le proprietà organolettiche, ovvero percepite dai nostri sensi, sono il biglietto da visita di un olio extravergine di qualità. Un olio davvero pregiato si distingue per il suo colore, il suo aroma e il suo sapore fruttato. Valutare le caratteristiche organolettiche è il metodo più completo per capire la bontà di un olio.

L'acidità

L'acidità è un parametro chimico fondamentale per valutare la qualità di un olio. Più è bassa, migliore è l'olio. L'acidità non dovrebbe superare lo 0,8% in un extravergine, ma i migliori oli hanno acidità inferiore allo 0,5%. Vale la pena scegliere oli con acidità molto ridotta.

Il colore

Il colore è indice di freschezza e bontà. Un olio nuovo ha un colore verde smeraldo brillante che indica la gioventù del prodotto. Con il passare del tempo e l'esposizione all'aria, l'olio si ossida e il colore vira al giallo paglierino. Un olio dal colore scuro, tendente al rosso o al bruno, è da evitare.

L'aroma

Un olio di qualità ha un aroma fruttato medio-intenso, che ricorda il frutto da cui proviene. Diffidate dagli aromi troppo leggeri o addirittura inesistenti, che denotano scarsa freschezza o qualità delle olive. Un aroma fruttato intenso è garanzia di bontà.

Come leggere l'etichetta

L'etichetta ci dice molto sulla qualità dell'olio. Controllare la data di scadenza, la provenienza geografica precisa, il metodo di raccolta, la varietà di oliva utilizzata. Un'etichetta trasparente, che specifica molti dettagli, è sinonimo di qualità. Diffidate dalle etichette poco chiare.

I metodi per analizzare la qualità

Analisi sensoriale

È la valutazione dell'olio attraverso l'assaggio da parte di esperti che ne classificano le proprietà organolettiche. Si effettua con panel test accreditati da enti internazionali, per garantirne oggettività. È il metodo migliore per capire se un olio è di qualità.

Analisi chimico-fisiche

Sono analisi di laboratorio che misurano i parametri chimici dell'olio come acidità, perossidi, polifenoli. Forniscono dati scientifici oggettivi sulla qualità, complementari all'analisi sensoriale. Affidatevi solo agli oli con certificazione di analisi.

Panel test

È la valutazione dell'olio effettuata da un gruppo di 8-12 assaggiatori esperti, che ne classificano le caratteristiche organolettiche in base a griglie di riferimento internazionali. È il metodo più accurato per valutare la qualità di un olio.

Errori da evitare nella scelta

Attenzione all'origine

Diffidate dagli oli di provenienza generica. Prediligete quelli indicati espressamente il frantoio di produzione e la zona di raccolta delle olive. La trasparenza sulla provenienza garantisce qualità.

Diffidare dei prezzi troppo bassi

Un prezzo eccessivamente basso è spesso indice di scarsa qualità o di miscele poco trasparenti. Orientatevi su prodotti da agricoltura biologica o integrata, che garantiscono una filiera controllata.

Controllare la data di scadenza

Gli oli di qualità hanno una durata di conservazione ridotta, perché non contengono conservanti. Controllare che la data di scadenza non sia superiore ai 18 mesi. Olio troppo vecchio significa scarsa qualità.

Consigli per acquistare un olio extravergine di qualità

Prediligere piccoli produttori

Rivolgetevi a frantoi e aziende agricole locali. I piccoli produttori garantiscono migliore tracciabilità della filiera e genuinità del prodotto. Sostieni il tuo territorio.

Acquistare oli con certificazioni di qualità

Cercate oli che riportino certificazioni DOP, IGP, Biologico o da agricoltura integrata. Sono sinonimo di controlli accurati da enti terzi sulla qualità.

Conservare correttamente l'olio dopo l'apertura

Conservatelo al riparo dalla luce e dalle fonti di calore. Un olio di qualità va consumato entro 6-9 mesi dall'apertura. Tappatelo bene dopo l'uso.

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Di Roberta Carrino

Sono una blogger per passione e divertimento. Ho un blog, amo la musica, guidare, guardare film ed esplorare posti nuovi.