La scelta dell’indirizzo di studi è sempre un momento delicato che genera ansia e timori. Queste emozioni sono amplificate allorquando la scuola non riesca a fornire un servizio di orientamento e supporto adeguato, il che spiega perché molti studenti concludono la scuola superiore senza aver realmente acquisito le competenze necessarie per prendere decisioni informate sul proprio futuro. Guidare uno studente a scegliere un percorso specifico significa fornire una vasta gamma di informazioni per aiutarli a bilanciare le loro passioni personali con le opportunità di carriera e di retribuzione effettive.
Molto spesso, la scelta si basa sulle prospettive di guadagno, e il “University Report 2023”, condotto dall’Osservatorio JobPricing nel 2023, ha individuato le facoltà con le maggiori opportunità di guadagno. Secondo questo report, un dato interessante riguarda la differenza di guadagno tra laureati e non laureati. Chi ottiene una laurea ha un salario medio superiore del 45%, ovvero circa 13.000 euro in più all’anno sul Reddito Annuale Lordo (RAL), rispetto a coloro che non conseguono il titolo. Riguardo alle singole discipline di studio, considerando i laureati tra i 25 e i 34 anni, le lauree STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) risultano essere le più remunerative.
Secondo questa indagine, quella che offre maggiori opportunità di guadagno è Ingegneria Meccanica, Navale, Aeronautica e Aerospaziale con una RAL di circa 34.626 euro. Al contrario, all’ultimo posto troviamo gli studiosi di Scienze Pedagogiche e Psicologiche, con una retribuzione annua di circa 27.709 euro.
Per quanto riguarda la classifica nel dettaglio, secondo il report, troviamo al secondo e terzo posto Ingegneria Gestionale e Ingegneria Informatica, Elettronica e delle Telecomunicazioni con un guadagno rispettivamente di 34.391 e 34.309 euro. A seguire troviamo al 4° e 5° posto Scienze matematiche e informatiche (34.241 euro) e Ingegneria Chimica e dei Materiali (33.733 euro)
Scienze economiche, a cui è importante procedere ad una laurea magistrale alla facoltà di economia per avere maggiori opportunità lavorative, oltre che reddituali – Scienze Fisiche e Scienze Chimiche hanno una RAL che oscilla tra i 33.535 euro e i 32.334 euro. A differenza degli altri indirizzi di ingegneria, Ingegneria civile e Architettura, si pone in una posizione intermedia (10° posto) con un reddito annuo di 32.226 euro. Scienze Economiche, Scienze Statistiche, Scienze Fisiche, Scienze Chimiche, Ingegneria Civile e Architettura offrono prospettive di guadagno che oscillano tra 33.535 euro e 32.334 euro. Scienze Giuridiche, Scienze Mediche e Scienze Biologiche si collocano poco sopra i 30.000 euro annui, con guadagni che variano tra 32.159 euro, 31.318 euro e 31.222 euro rispettivamente. Le facoltà con retribuzioni più basse includono Scienze Politiche e Sociali, Lingue e Letterature Straniere Moderne, Scienze Storiche e Filosofiche e Scienze Pedagogiche e Psicologiche, con una RAL media che varia tra 30.796 euro e 28.916 euro.
Indipendentemente dalla scelta dell’indirizzo di studio, sia triennale che magistrale, è possibile accedere a essi tramite l’immatricolazione presso università tradizionali che offrono un’istruzione basata su lezioni frontali svolte in presenza o tramite università online, che utilizzano metodi didattici come l’e-learning o il blended learning, come ad esempio, l’Università Telematica Niccolò Cusano.
Per quanto riguarda le prospettive occupazionali, il Report Excelsior realizzato da Unioncamere e Anpal, realizzato da Unioncamere e Anpal per il periodo 2021-2025, prevede un aumento significativo di posti di lavoro. Si stima che nel prossimo quinquennio ci saranno tra 933.000 e 1.300.000 lavoratori in più. Le previsioni indicano una crescita sostanziale nel settore dei servizi, con un aumento di occupati compreso tra 861.000 e 1,1 milioni di posti di lavoro. Nel settore industriale, si prevede un incremento di posti di lavoro tra 63.000 e 128.000, mentre nel settore agricolo si stimano tra 9.000 e 29.000 nuovi posti di lavoro.