Quando parte un nuovo cantiere, il datore di lavoro ha l’obbligo di istallare bagni chimici per le necessità dei lavoratori e nel rispetto delle normative igieniche nazionali ed europee. Il numero di bagni chimici necessari in un cantiere edile dipende da diversi fattori come il numero di lavoratori presenti sul cantiere, la durata prevista dei lavori, il tipo di lavoro e le normative locali sulla salute e sicurezza sul lavoro. Per una spiegazione più dettagliata facciamoci aiutare da un leader nel settore: Sebach bagni chimici.
In linea di massima, è consigliabile fornire almeno un bagno chimico da cantiere ogni 10 lavoratori presenti sul cantiere. Ad esempio, se ci sono 50 lavoratori, sarebbero necessari almeno 5 bagni chimici. Tuttavia, se i lavori sono particolarmente impegnativi o se la durata dei lavori è lunga, potrebbe essere necessario installarne di più.
Inoltre, è importante considerare la posizione dei bagni chimici all’interno del cantiere edile, in modo che siano facilmente accessibili per tutti i lavoratori e che non interferiscano con il normale svolgimento dei lavori. In ogni caso, è importante rispettare le normative locali sulla salute e sicurezza sul lavoro e assicurarsi di fornire un ambiente di lavoro sicuro e igienico per tutti i lavoratori presenti sul cantiere edile.
Bagni chimici da cantiere: la normativa
La normativa che regola i bagni chimici da cantiere può variare a seconda del paese e della giurisdizione locale. Tuttavia, in generale, i bagni chimici per i cantieri edili sono regolati da normative sulla salute e sicurezza sul lavoro. In Italia, ad esempio, i bagni chimici da cantiere sono regolati dalla normativa UNI EN 16194 che si applica ai bagni chimici portatili utilizzati in ambito industriale, commerciale e agricolo e che stabilisce i requisiti per i bagni chimici portatili da cantiere
La norma definisce i requisiti di progettazione e costruzione dei bagni chimici portatili, nonché i requisiti relativi alla sicurezza, all’igiene e all’ambiente. In particolare, prevede che i bagni chimici portatili debbano essere costruiti con materiali resistenti, impermeabili e duraturi, essere posizionati in modo da garantire la privacy dei lavoratori, l’accessibilità per le persone con disabilità
Inoltre, i bagni chimici devono essere puliti regolarmente e mantenuti in condizioni igieniche adeguate, dotati di ventilazione adeguata per prevenire la formazione di odori sgradevoli e di un sistema di blocco interno per garantire la privacy dei lavoratori e essere dotati di un serbatoio per il contenimento dei rifiuti e delle acque reflue, che devono essere smaltiti in modo sicuro ed ecologico. Inoltre, i bagni chimici devono essere puliti regolarmente per garantire condizioni igieniche adeguate.
La normativa UNI EN 16194 prevede che in un cantiere edile è necessaria l’installazione di un bagno chimico ogni 10 lavoratori, suddivisi in parti uguali tra uomini e donne e il numero minimo è quindi direttamente proporzionale al numero degli utilizzatori ( contati tra gli addetti al cantiere e i subappaltatori e soggetti che svolgono attività di vigilanza e direzione dell’opera). È obbligatorio che i bagni chimici siano posizionati ad una distanza massima di 100 metri da ogni postazione lavorativa e, in caso di cantiere a più piani, è obbligatoria la presenza di un bagno chimico ogni due piani. Ogni bagno chimico presente nel cantiere edile deve avere una dimensione minima di 1 metro quadro e un’altezza di 2 metri. La norma UNI EN 16194 inoltre fornisce le direttive relative al noleggio dei bagni da cantiere (consegna, fornitura e ogni altro servizio di manutenzione e assistenza). L’obiettivo è quello di semplificare la relazione tra le parti, riducendo discussioni e possibili liti e incomprensioni.