Molte industrie e settori al giorno d’oggi richiedono degli interventi particolari, ossia la creazione e applicazione di rivestimenti anticorrosivi aventi delle polveri termoindurenti e termoplastiche. Queste soluzioni sono molto vantaggiose e nel corso del tempo sono state parecchie le ricerche volte ad aumentarne la qualità. Vi è la possibilità di richiedere, mediante delle aziende professionali, dei manufatti di qualsiasi geometria e di piccole o medie dimensioni.

Cosa sono i rivestimenti a polvere dei metalli

I rivestimenti a polvere consistono in una serie di trattamenti volti a plastificare il metallo, e sono alquanto superficiali. Nello specifico, la superficie del pezzo può essere costituita da differenti materiali, ossia: alluminio, ottone, rame, acciaio o ferro. Sono disponibili anche ulteriori leghe metalliche, a seconda delle esigenze del cliente o delle proprietà che il rivestimento deve avere.

Una volta che tali materiali vengono ricoperti di polvere, la superficie si consolida e si crea uno strato in materiale plastico organico, che non si separerà affatto dal metallo usato. Per maggiori informazioni sull’applicazione in questione, si raccomanda di visitare il seguente sito web: https://www.r-t-m.it.

Cos’è e come funziona l’applicazione di polveri a letto fluido

E’ possibile applicare, tra le varie metodologie, la polvere a immersione o a letto fluido. Questa tecnologia permette il deposito di polveri termoplastiche o termoindurenti, tra cui ad esempio il Rilsan.

Nello specifico, questa soluzione presenta tanti vantaggi e può essere scelta in vari ambiti: in particolare, è possibile richiedere un manufatto di differenti geometrie e con varie dimensioni, mentre il rivestimento detiene uno spessore del tutto uniforme e privo di imperfezioni. Il rendimento è eccezionale e lo spreco di materiale plastico è quasi inesistente.

L’applicazione della polvere a letto fluido è abbastanza semplice. Innanzitutto si fa uso di una vasca di immersione specifica, all’interno della quale viene inserita tutta la polvere termoindurente o termoplastica necessaria. Questa verrà in seguito depositata nel metallo scelto, così da creare uno strato sulla superficie esterna.

La polvere non risulta compatta, bensì rimane fluida grazie alla presenza di getti d’aria costanti. Per questo il comportamento della polvere è simile a quella di un liquido. All’interno della vasca di immersione verranno quindi immessi i manufatti necessari da dover rivestire.

Prima però, tali componenti dovranno essere puliti e la loro superficie preparata mediante il decapaggio. Nel caso in cui vengano utilizzate le polveri termoplastiche, si effettua un altro intervento noto come sabbiatura. Inoltre, si usa un primer specifico affinché la polvere abbia una tenuta forte e duratura.

Tutti i pezzi vengono riscaldati all’interno di un forno fino a che non raggiungono la temperatura stabilita dal progetto: questa può variare a seconda della geometria, massa o spessore del rivestimento.

Quando si immergono i pezzi metallici nella polvere fluida, questa potrà aderire completamente, creando un nuovo strato del tutto uniforme non solo all’esterno ma anche all’interno. Quindi il pezzo viene estratto con cura e fatto raffreddare naturalmente, così che la solidificazione dello strato plastico avvenga senza problemi. Quest’ultimo ovviamente non si staccherà dalla superficie in metallo sottostante.

In quali settori si utilizza il metodo a letto fluido

L’applicazione del metodo a letto fluido può essere presente in tanti settori differenti, soprattutto in quelli dove i rivestimenti dallo spessore elevato sono molto importanti. Inoltre, è utile anche in ambiti come quello alimentare o delle automotive.

In conclusione, si raccomanda di utilizzare questo metodo di polveri a letto fluido nel caso in cui si abbia la necessità di ricoprire la superficie esterna di un metallo a proprio piacimento con uno plastico. Tale soluzione ha il vantaggio di non comportare alcuno spreco e di garantire un prodotto finito resistente, adatto a molti settori e il cui rivestimento non si stacca dalla superficie sottostante

Di Alessandro Garoffi

Scrivo un blog sulle mie cose preferite e condivido i piccoli momenti della mia vita che mi rendono felice. La vita è troppo breve per non divertirsi.