Nel mondo iperconnesso di oggi, le notizie viaggiano ad una velocità quasi spaventosa. Così come le ultime tendenze o notizie clamorose possono diffondersi in un battito di ciglia, finendo sulla bocca di tutti, altrettanto rapidamente si propagano i giudizi e i commenti negativi, creando una sorta di effetto “valanga” che va ad influenzare la percezione di chiunque sia oggetto di discussione.

Le aziende non sono immuni da questo fenomeno: il diffondersi di opinioni negative va ad influire sulla loro reputazione e percezione, non solo presso i clienti ma anche e soprattutto tra i potenziali candidati.

A maggior ragione se non si dispone di una adeguata candidate experience nel processo di ricerca e selezione del personale, per le aziende c’è il rischio concreto di compromettere le possibilità di attrarre e mantenere talenti qualificati (data anche l’alta competitività del mercato del lavoro e recruiting), e perciò di diffondere una cattiva percezione di sé tra i candidati.

 

Cos’è la candidate experience?

In italiano si traduce “esperienza del candidato” e si costituisce di tutte le percezioni, emozioni ed impressioni che il candidato prova durante l’intero processo di selezione, fino alla fase di post assunzione.

Inizia ben prima del colloquio vero e proprio: parte dalla primissima volta con cui il candidato interagisce con l’azienda, magari navigando il sito aziendale o vedendo un post sui social. Le impressioni e le sensazioni si consolidano ad ogni ulteriore punto di contatto: dall’invio della candidatura, alle prime interazioni con personale HR, alla fase di colloquio e così via.

Tutto influisce e tutto può contribuire a creare una candidate experience positiva (o negativa): dalla chiarezza delle informazioni ricevute, all’efficienza e alla cortesia del personale durante il processo di selezione.

Ogni singolo punto di contatto contribuisce a formare un’esperienza complessiva che può influenzare profondamente la percezione del candidato sull'azienda e la sua decisione di accettare una proposta di lavoro, ovviamente se fatta.

Per questo preciso motivo, è necessario che ogni aspetto del processo di selezione sia curato e studiato nei minimi dettagli.

 

Perché è importante la Candidate Experience in azienda?

Migliorare la candidate experience significa automaticamente incidere positivamente anche sull’employer branding, ossia l'immagine e la reputazione di un'azienda come “datore di lavoro”. Candidati soddisfatti, che hanno avuto un’esperienza positiva – anche magari senza essere assunti – spargono la voce, diffondendo un feedback favorevole sull’azienda e quindi raccomandandola ad altri talenti.

Questo a sua volta porta a un miglioramento della percezione dell’azienda e amplia notevolmente le sue possibilità di attirare i migliori talenti sulla piazza. Infatti, in un mercato del lavoro parecchio affollato e competitivo, la percezione e l’immagine di un’azienda sono fattori determinanti che influenzano decisione dei candidati di scegliere o meno un’opportunità di lavoro.

Se invece un candidato dovesse avere un’esperienza negativa con un’azienda nel processo di selezione, potrebbe reagire non solo ritirando la sua candidatura, ma anche influenzando negativamente altri talenti nella sua rete di contatti. Oltretutto, un’esperienza particolarmente deludente potrebbe spingerlo a lasciare recensioni negative online, compromettendo ulteriormente la reputazione dell'azienda.

Al contrario, quando un’azienda è in grado di offrire una candidate experience positiva e ben gestita, questo può accelerare il processo di selezione stesso e ridurne i costi. Infatti, i candidati soddisfatti, tendono a rispondere più rapidamente ed accettare le offerte di lavoro con più maggior facilità.

 

Ottimizzare la candidate experience con il supporto delle agenzie per il lavoro

Come anticipato nei precedenti paragrafi, la candidate experience si compone di diversi momenti e punti di contatto, che devono essere gestiti con cura per far sì che ciascun candidato abbia un’esperienza positiva e di conseguenza una buona impressione ed opinione dell’azienda.

In questo contesto, le agenzie per il lavoro offrono un contributo fondamentale nel supportare i reparti HR delle aziende a ottimizzare e perfezionare ogni parte del processo di selezione.

 

  1. Creare annunci di lavoro efficaci

 Il primo punto di contatto tra azienda e candidato è solitamente l’annuncio di lavoro. Che si trovi sul sito web aziendale o piattaforme di annunci di lavoro, è essenziale che l’annuncio di lavoro contenga una descrizione dettagliata delle mansioni, stipendio e responsabilità, della cultura e dei valori aziendali, oltre che delle competenze e qualifiche richieste.

Chi meglio degli esperti delle agenzie per il lavoro può supportare le aziende in questo passaggio fondamentale? Le agenzie per il lavoro, massimi esperti di job description perfette, possono aiutare infatti a redigere annunci efficaci e d’impatto, in grado di attirare i migliori talenti sul mercato.

 

  1. Gestire le fasi di selezione e la comunicazione in modo ottimale

È importante gestire tutte le fasi del processo, dal primo contatto dopo la candidatura fino al feedback finale, con grande cura e precisione. Strutturare un metodo efficace è fondamentale per garantire un percorso fluido e senza intoppi: questo include una pianificazione e un'efficace gestione dei flussi di lavoro. Nessun ritardo o trascuratezza sono accettati, poiché potrebbero compromettere l’esperienza del candidato, e quindi la percezione dell’azienda.

Tutto ciò senza dimenticare di mantenere una comunicazione chiara e tempestiva, gestendo ogni interazione con il candidato sia trattata con attenzione.

Con la loro consulenza, le agenzie per il lavoro sapranno guidare ogni azienda verso l’ottimizzazione ed il perfezionamento di tutte le fasi di ricerca e selezione in base alle esigenze delle aziende, aiutando il reparto HR a definire un metodo di gestione efficace.

 

  1. Onboarding

L’onboarding, ultimo passo della candidate experience quando il processo di selezione ha esito positivo, è la fase cruciale per l’integrazione della nuova risorsa in azienda, e ha un impatto significativo non solo sulla percezione del neo-assunto rispetto all’organizzazione, ma anche sulla sua soddisfazione e produttività. 

Anche in questo ultimo passo, le agenzie per il lavoro sono a fianco delle organizzazioni per progettare con l’azienda un programma di onboarding efficace, e anche nella gestione della comunicazione e della documentazione stessa.

 

Conclusione

Per ogni azienda, la candidate experience costituisce un aspetto assai delicato ma cruciale del processo di ricerca e selezione, che può determinare la reputazione ed il successo di un’azienda nel mercato del lavoro.

È sostanzialmente l’ingrediente segreto che serve per attirare e mantenere talenti di alta qualità.

Perciò, investire nella qualità del processo di selezione, collaborando anche con realtà esterne come le agenzie per il lavoro, è il primo passo per costruire una reputazione solida e assicurarsi i migliori candidati disponibili sul mercato.

Di Roberta Carrino

Sono una blogger per passione e divertimento. Ho un blog, amo la musica, guidare, guardare film ed esplorare posti nuovi.