Volkswagen è efficienza e affidabilità, il punto di incontro perfetto tra la solidità dell’ingegneria tedesca e la praticità e la versatilità di un’auto pensata per adattarsi ad ogni esigenza di guida.

I suoi motori e sono ormai diventati in tutto il mondo simbolo di longevità e robustezza.

Dietro a queste caratteristiche identitarie del marchio, oltre alla maestria dell’ingegneria tedesca, si colloca anche l'additivo AdBlue che, con il suo apporto in termini di longevità del motore, garantisce quell’efficienza e solidità che contraddistinguono i veicoli della casa costruttrice di Wolfsburg.

 

Cos’è AdBlue e come funziona?

Prima di entrare nel dettaglio, è utile chiarire cosa sia l’AdBlue. Si tratta essenzialmente di una soluzione composta da acqua e urea tecnica al 32,5%, progettata appositamente per ridurre le emissioni inquinanti di ossidi di azoto (NOx) dei motori diesel, grazie al sistema SCR.

La sua modalità di funzionamento è tanto essenziale quanto semplice: grazie alle alte temperature del sistema di scarico, l’AdBlue iniettato trasforma chimicamente gli ossidi di azoto in innocuo azoto e semplice vapore acqueo, sostanze del tutto inoffensive e non dannose per l’ambiente.

L'uso dell'AdBlue è stato introdotto per legge nel 2009 e poi reso obbligatorio nel 2014 per tutti i veicoli diesel omologati Euro 5 o Euro 6 dotati di sistema SCR, veicoli Volkswagen in primis, per abbattere le emissioni inquinanti.

 

AdBlue e Volkswagen: la tecnologia Twin Dosing

Lontano dalle ombre del dieselgate l’ha vista coinvolta, la casa automobilistica tedesca ha introdotto nel 2019 il nuovo sistema Twin Dosing, segno tangibile del suo impegno verso la ricerca di soluzioni sostenibili per i motori diesel.

Cinque anni dopo, Volkswagen continua a sviluppare questa tecnologia, utilizzandola nei motori TDI Evo 2.0 con l’obiettivo di combinare l’efficienza del diesel con la conformità alle normative ambientali più recenti.

In cosa consiste? Come dice il nome, questa tecnologia prevede l’impiego di ben due catalizzatori SCR, che sono posizionati in serie lungo il sistema di scarico, tramite cui l’AdBlue viene iniettato in modo mirato.

Rispetto ad un sistema “tradizionale”, la tecnologia Twin Dosing richiede quindi un secondo catalizzatore SCR posto nel sottoscocca della vettura. Questo nuovo accorgimento consente di aver un catalizzatore SCR che può lavorare a temperature ottimali (tra +220° e +350° C), garantendo elevate prestazioni anche in condizioni di carico elevato.

Grazie ad una maggiore distanza dal motore, la temperatura dei gas di scarico si riduce fino a 100°C, ampliando così l’efficacia del post-trattamento e permettendo una conversione ottimale degli inquinanti in diverse situazioni operative.

 

AdBlue per veicoli Volkswagen: garanzia di affidabilità, risparmio ed efficienza

Uno dei principali benefici dell’AdBlue Volkswagen è la capacità di garantire l’affidabilità e la longevità dei motori TDI, oltre a migliorarne l’efficienza e ridurne le emissioni inquinanti.

Inoltre, il sistema SCR consente al motore di raggiungere temperature più elevate, ottimizzando il processo di combustione. Grazie a questo processo, si riduce l’accumulo di particolato nel filtro antiparticolato del diesel (DFP), prevenendone l’intasamento, e minimizza i depositi di carbonio. Ne consegue che l’impianto di scarico rimane più pulito e il motore subisce meno usura, e viene prolungata la sua vita utile.

Tutto ciò contribuisce anche a ridurre la necessità di interventi di manutenzione e migliora l'affidabilità complessiva del motore nel tempo.

Non solo più longevo, il motore diventa anche più performante con l’utilizzo di AdBlue: l’additivo consente ai motori diesel di funzionare in modo più pulito ed efficiente, garantendo prestazioni ottimali della vettura.

In ultimo, poi, non si può tralasciare il risparmio sul carburante: i motori Volkswagen, poiché la combustione viene migliorata e ottimizzata, operano in modo più efficiente, richiedendo minori quantità di gasolio (che giova alle tasche degli automobilisti).

 

Volskwagen e AdBlue: il futuro del diesel

Il Gruppo Volkswagen non intende archiviare i motori termici, nonostante industria automobilistica si stia spostando sempre più verso l’elettrificazione.

A dimostrarlo è un recente e sostanzioso investimento nei motori tradizionali: il Gruppo ha destinato 60 miliardi di euro, circa un terzo del budget totale per i prossimi anni, nello sviluppo e ottimizzazione dei motori a combustione, rendendoli più efficienti e sostenibili.

Questo investimento punta a bilanciare il portafoglio di prodotti in cui, accanto ai veicoli elettrici e ibridi, i motori diesel continueranno a giocare un ruolo fondamentale, soprattutto in mercati dove l'infrastruttura per l’elettrico è ancora limitata.

Un approccio deciso che dimostra come il Gruppo tedesco sia determinato a guidare il cambiamento nella mobilità sostenibile, senza lasciare indietro i motori diesel, ma rendendoli parte di un futuro più pulito e tecnologicamente avanzato.

Di Roberta Carrino

Sono una blogger per passione e divertimento. Ho un blog, amo la musica, guidare, guardare film ed esplorare posti nuovi.