Il concime solfato ammonico è uno dei fertilizzanti più diffusi e longevi in agricoltura. Utilizzato in origine soprattutto in ambito industriale, la sua diffusione non è stato un evento casuale: questo prodotto è in grado di unire infatti la capacità di fornire azoto in forma ammoniacale con un apporto significativo di zolfo, elementi essenziali per la crescita equilibrata delle colture.
È inoltre apprezzato in virtù della sua funzione antiparassitaria, erbicida ed acidificante del terreno.
A cosa serve il concime solfato di ammonio?
La composizione di questo fertilizzante è tanto semplice quanto efficace: contiene circa il 21% di azoto in forma ammoniacale e circa il 24% di zolfo in forma solfatica.
Due elementi che, combinati, diventano un supporto concreto per la crescita delle colture.
L’azoto, si sa, è il motore della vegetazione: stimola la produzione di foglie, dona colore e vigore, spinge la pianta a svilupparsi in altezza e volume. Lo zolfo, invece, svolge un ruolo più “silenzioso” e “discreto”, ma altrettanto importante: migliora l’assimilazione dell’azoto, partecipa alla formazione delle proteine e arricchisce la qualità finale del raccolto, dalle caratteristiche nutrizionali al profilo aromatico.
Un altro elemento determinante sta nella sua azione acidificante: nei suoli alcalini o troppo ricchi di calcare, dove altri concimi rischiano di perdere efficacia, il solfato ammonico agisce come correttore, abbassando leggermente il pH e creando un ambiente più favorevole all’assorbimento dei nutrienti.
Oltre a questa funzione di correzione del pH, il concime in questione è molto utilizzato anche come insetticida ed erbicida.
In altre parole, non è soltanto un concime “per far crescere di più”: è uno strumento che incide sulla resa, sulla qualità e sull’equilibrio del terreno, diventando così un alleato prezioso per chi coltiva in modo professionale ma anche per chi gestisce un piccolo orto.
Quando concimare con il solfato di ammonio?
Individuare il corretto periodo in cui concimare è fondamentale per ottenere risultati concreti. Nel caso del solfato di ammonio, questo viene utilizzato soprattutto:
- in primavera, ossia il periodo in cui la maggior parte delle colture entra in fase di crescita attiva. L’apporto di azoto ammoniacale stimola la ripresa vegetativa e assicura energia alle piante per affrontare la fase di sviluppo;
- in autunno, viene speesso effettuata la concimazione per preparare il terreno alle colture invernali o per le semine cerealicole. L’effetto acidificante aiuta inoltre a migliorare le caratteristiche chimiche del suolo e a renderlo più favorevole all’assorbimento dei nutrienti.
Come concimare con il solfato ammonico?
Il concime in questione è disponibile principalmente in forma solida granulare o cristallina, facile da distribuire a spaglio o da localizzare lungo le file delle colture. È la “versione” più comune e utilizzata nei campi, ideale per seminativi, orticole e frutteti.
In alcuni casi, è possibile trovare sul mercato anche formulazioni liquide, con diverse percentuali di concentrazione, utilizzate soprattutto nella fertirrigazione, dove la precisione delle dosi è fondamentale. Questa versione, per molti versi più pratica e immediata, è utilizzata soprattutto nelle colture intensive e in serra.
Le modalità principali di applicazioni del concime solfato di ammonio sono le seguenti:
- a spaglio, che significa semplicemente spargere il concime in modo uniforme su tutta la superficie del terreno, solitamente prima della semina o del trapianto;
- distribuzione localizzata, ovvero il prodotto viene applicato sempre in forma granulare, ma questa volta direttamente vicino alle file o nella zona delle radici. In questo modo i nutrienti vanno subito dove servono, evitando sprechi e perdite;
- fertirrigazione (per il solfato ammonico liquido o idrosolubile), ossia quando il prodotto viene sciolto direttamente nell’acqua di irrigazione, a goccia o a pioggia.
Alcuni consigli pratici
- Evita di distribuirlo nei periodi di pioggia intensa (rischio di dilavamento) o di siccità prolungata (poca efficacia).
- Integra con altri concimi se il terreno mostra carenze specifiche (es. fosforo o potassio).
- Evita sovradosaggi, poiché troppo azoto può rendere la pianta più sensibile a malattie e sbilanciare la produzione (troppa vegetazione e pochi frutti).
- Attenzione alle temperature: non applicare nei momenti più caldi della giornata; meglio al mattino o nel tardo pomeriggio.
- Controlla il pH dell’acqua se usi la fertirrigazione: il solfato ammonico abbassa il pH, quindi valuta eventuali aggiustamenti.