Dei molti materiali esistenti per le più svariate lavorazioni industriali, il metallo è probabilmente uno dei più diffusi e preziosi, grazie alle prestazioni meccaniche che lo rendono utile in decine di diverse applicazioni. Una delle forme nelle quali il metallo si presenta più spesso nell’industria è la lamiera, e fra le numerose lavorazioni a cui è possibile sottoporre questo semilavorato – che è di fatto nient’altro che una lastra, o se preferiamo un foglio, visto il ridotto spessore, di acciaio, fatto passare fra due rulli per assottigliarlo – ha sicuramente un ruolo di spicco innegabile la piegatura lamiere. Attraverso tale procedura è infatti possibile conferire a quello che era in partenza, come dicevamo, un foglio piatto di lamiera, una serie enorme di profili e curvature, così da poterlo impiegare nei progetti più diversi.

La procedura non è naturalmente banale come piegare un foglio di carta, ed è in effetti basata su tutta una lunga serie di calcoli preliminari all’effettiva azione di piegatura. Tali calcoli vengono effettuati in modo da calibrare esattamente il livello di compressione, e la pressione dell’aria, necessari per effettuare la piega in maniera precisa e senza danneggiare il metallo o compromettere la sagoma. Per prima cosa si tiene in conto lo spessore del metallo, che deve essere calibrato, se elevato, con una maggiore pressione dell’aria; inoltre, si deve mettere fra i fattori il gioco tipico del metallo che si deforma, e che andrà ad influire sul risultato finale, così come la distanza della piega dal centro della lastra, e l’angolo che essa andrà a formare.

Lastre o fogli di lamiera più sottili permettono invece una maggior libertà di lavorazione, e di effettuare pieghe più complesse, ottenendo sagome ripiegate su se stesse, o su tre punti – tutti tipi di lavorazione che non è possibile effettuare con risultati soddisfacenti utilizzando lamiere di eccessivo spessore. In generale, tuttavia, si può affermare serenamente che non c’è applicazione industriale per la lamiera che non possa essere risolta con una giudiziosa applicazione delle procedure di piegatura, calibrando opportunamente sia curve e pressione che dimensioni del materiale usato.

Di Alessandro Garoffi

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